Un insolito viaggio

Ho appena aperto questo blog e avrei voluto iniziare a raccontarvi uno dei miei viaggi, uno di quelli che mi ha regalato più emozioni, che mi ha lasciato ricordi indelebili nella mente e immagini ancora nitide negli occhi. Il racconto di uno di quei posti dove vorrei tornare subito, se solo potessi scegliere di partire ogni volta che lo desidero. Aspettavo il weekend libero per avere un po’ di tempo per scrivere, ma qualcosa ha stravolto i miei programmi da neo-blogger… la neve a Roma!!!

Come potrei non spendere almeno qualche riga su questo evento così raro nella mia bella città? L’ultima nevicata degna di questo nome risale al 1985 e ne ho soltanto un vago ricordo. Certo, ho visto altre volte la neve, so com’è fatta, non dovrei meravigliarmi tanto. L’ho vista cadere sulle strade di montagna, ne ho gustato il sapore in un capodanno svedese, l’ho sentita scivolare sotto la tavola sulle alpi francesi, l’ho vista imbiancare paesini fatti di roccia e legno. Ma a Roma, così come ieri, non l’avevo mai vista.

Il viaggio che vi racconto è quello, surreale, del mio ritorno a casa dopo il lavoro, venerdì 3 febbraio.
Con il sorriso e lo stupore stampati sulla faccia, come fossi una bambina che ha appena scartato i regali di Natale, salgo in macchina alle 13.30, la scaldo un po’, cerco di pulire e sbrinare i vetri, tolgo la neve dagli specchietti, accendo la radio e parto. Nevica già da tre ore e le strade sono coperte da un leggero strato di neve e ghiaccio. Mi rendo subito conto che la situazione del traffico è abbastanza preoccupante… dopo un’ora ho percorso soltanto 1 km! Penso che poco più avanti andrà meglio e proseguo fiduciosa, tra una foto e una ripresa fatte con il mio cellulare.

Le ruote slittano e girano a vuoto ad ogni partenza, ma sono sempre in coda nel traffico e riesco comunque ad avanzare di qualche metro senza impantanarmi come invece capita a qualche sfortunato compagno di viaggio. Vedo già le prime macchine con le catene alle ruote e alcuni passanti camminare con i doposci ai piedi. Siamo tutti bloccati da due ore, ma intorno a me vedo soltanto facce incredule e sorridenti (o forse erano semplicemente paralizzate dal freddo!!).

Continuo la mia strada da ormai tre ore e per un attimo mi sembra di non essere più nella mia città… come un’apparizione surreale vedo passare accanto a me un vecchio taxi giallo targato New York, sembra di essere in uno di quei sogni strani dove niente è logico.

Alle 18 finalmente sono sotto casa, stanca e con la schiena a pezzi. Ci ho impiegato più di quattro ore per fare 8 km, ma a dir la verità non mi importa perché sono riuscita comunque a godermi questo... insolito viaggio!!

Se anche a voi è capitato un viaggio insolito, raccontatelo in commento qui sotto!! E se vi piace il blog, iscrivetevi cliccando su "unisciti a questo sito"!! :-)